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“L'amore ha sempre un passo in più della paura.”
M. Bisotti
Mai quanto nei tempi attuali i sentimenti come paura, rabbia e tristezza sono divenuti così dominanti e diffusi, tanto da generare un campo di risonanza comune che spesso è difficile da smorzare. Se non ben gestite, queste emozioni, possono diventare in alcuni casi pericolose.
Quando diventiamo incapaci di sentire le emozioni, quando ci sopraffanno o restano irrisolte, significa che è in atto una disregolazione emozionale. Il bisogno di sentirsi regolati, a proprio agio nel proprio corpo e nella propria vita, è talmente importante che quando manca tendiamo a cercare qualsiasi modo per distrarci e prendere le distanze da noi stessi. Come trovare modi nuovi per autoregolarci senza utilizzare meccanismi malsani? In questo articolo vedremo come i Fiori di Bach ci aiuteranno a sconfiggere la paura, imparando a conoscere ed analizzare concretamente i segnali del nostro codice emotivo, ossia la voce vibrante delle nostre emozioni che ci parlano tanto nel cuore quanto nel corpo.
La paura è un’emozione di difesa, provocata da una situazione di minaccia che può essere reale, anticipata dalla previsione, evocata dal ricordo o prodotta dalla fantasia. Dal punto di vista fisico, essa è accompagnata da una reazione organica, di cui è responsabile il Sistema Nervoso Autonomo che dispongono l’organismo in un atteggiamento di “attacco-fuga” o, in certi casi di paralisi (freezing).
Il congelamento è una strategia che il nostro corpo utilizza dinanzi a un danno molto grave oppure perpetuato nel tempo; infatti le esperienze traumatiche, la mancanza di un solido tessuto sociale e la presenza di conflitti durante l’infanzia possono avere un effetto estremamente negativo fino a innalzare la soglia della paura, che crea uno stato di attesa dolorosa, di immobilità e insicurezza, facendo si che la persona diventi ipersensibile a ogni situazione allarmante, tanto da evitare situazioni potenzialmente pericolose o persone che potrebbero farla soffrire.
I trigger che scaturiscono la paura:
• buio, oscurità;
• epidemia (sost. Con pandemia?) e cataclismi;
• altezze e volo;
• interazioni sociali, rifiuto e fallimento;
• serpenti, roditori, ragni e altri animali;
• morte e malattie.
Nell’espressione facciale della paura, le sopracciglia si sollevano, diventano più dritte e orizzontali, le palpebre di alzano e le pupille si spalancano, mentre le labbra sono tese e allungate. Quando abbiamo paura siamo spaventati da qualcosa il battito cardiaco accelera vertiginosamente e sembra quasi che il cuore ci salti fuori dal petto. La voce assume un tono più alto e teso.
Percezioni fisiche: freddo e mancanza di respiro, sudorazione eccessiva e tremore, irrigidimento dei muscoli di braccia e gambe; viso pallido e postura con atteggiamenti di distanziamento, congelamento o fuga.
La paura è un’emozione negativa o positiva? Sebbene, tradizionalmente, sia considerata un’emozione “negativa”, la paura, in realtà svolge una valenza positiva e indispensabile per la sopravvivenza e l’evoluzione, ma solo quando è adeguata al pericolo, svolgendo la sua funzione entro i limiti che la rendono efficace.
Quando la paura si trasforma in modus vivendi, invece, diventa dannosa, poiché diventa d’ostacolo all’andamento, sconfinando nel patologico, tanto da inficiare le normali attività quotidiane, allontanandoci e isolandoci da noi stessi e dal mondo.
I fiori, attraverso i loro rimedi floreali, sono uno strumento per ascoltare meglio e osservare ciò che si muove in noi, e rimangono un grande nutrimento per permettere ai nostri corpi di trasmutare e distillare la quintessenza della nostra armonia.
"I fiori aiutano ad aiutarti" diceva, Edward Bach, cioè a permettere a ciò che già esiste di essere maggiormente focalizzato, riconosciuto, ascoltato.
MIMULUS: la paura delle cose del mondo.
Timori e fobie della vita delle cose di ogni giorno descrivono appieno l’emozione della paura. Ciò si adagia su una base di ipocondria, ipersensibilità, timidezza, riservatezza e vulnerabilità, con il corpo che suda dall’emozione, arrossisce e balbetta. Mimulus costruisce coraggio, riportando all’agire del cuore, all’entrare nell’essenza di sé e nella compassione di vivere ogni esperienza.
ASPEN: le paure vaghe e il mondo soprasensibile.
Solitamente si trema dentro un senso di paura vaga, ineluttabile, come se stesse accadendo qualcosa di irreparabile. Questa paura viene rappresentata dai bambini con mostri captati in tv o da un incontro nel buio, riportato poi in disegni.
La sensibilità è spesso sensitività e la paura è soprannaturale, ci coglie al crepuscolo con inquietudine, o nel cuore della notte con incubi e sogni difficili.
Il rimedio ci accompagna a esplorare il mondo dell’invisibile, del soprannaturale, a integrare il piano materiale della realtà coi piani più sottili.
RED CHESTNUT: la paura per il benessere degli altri.
Il rimedio per le persone che generalmente non si preoccupano di se stesse ma soffrono molto per coloro a cui vogliono bene, perché temono sempre che accada loro qualche sventura. Red Chestnut aiuta a guardare con ottimismo il problema dell’altro e a comprendere l’importanza dell’esperienza che la persona sta vivendo, imparando a rispettarla con ottimismo e fiducia; sentirai libertà nei processi di vita.
ROCK ROSE: blackout dell’energia vitale.
Il rimedio ha la capacità di portare calma e fluidità nei momenti di estremo pericolo e terrore, quando la vita stessa pare scomparire e tutte le funzioni biologiche vengono protette e retratte, a partire dal respiro. Forse il corpo porta memorie di attimi vissuti tra vita e morte, anche nella vita intrauterina o durante il parto, ma sta di fatto che a volte, la paura arriva e diventa paralizzante… è qui che Rock rose riapre i rubinetti che illuminano il corpo di luce dorata!
Tratto da "Emozionarsi", Quaderni di Frontiera, Humusedizioni 2022.
Autori: Carmen Di Muro, Lucilla Satanassi
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