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Spesso non ci si pensa ma il fegato è un quartier generale delle reazioni biochimiche. Svolge infatti circa 200 funzioni! È molto impegnato e molto attivo, basti pensare che è irrorato con circa 1,5 litri di sangue al minuto… essendo così attivo e avendo così tante “responsabilità” è bene tenerlo allenato, ma senza affaticarlo troppo.
Se il nostro fegato è stanco ce lo comunica con tante piccole avvisaglie sulle quali vi consigliamo di intervenire: la natura può essere di grande aiuto.
Per diverse problematiche legate a fegato e vescica biliare vi proponiamo differenti risposte.
A voi il compito di ritrovarvi nelle situazioni descritte qui sotto:
L'inappetenza mattutina è quasi sempre legata a un sovraccarico del fegato, che a volte se trascurato tende a espandere la mancanza di appetito anche più genericamente lungo il resto della giornata. Possiamo avvalerci del gemmoderivato di Prunus spinosa gemme, ottimo tonico e depurativo globale, oppure possiamo anche avvalerci di un riequilibrio epatico con la miscela Depura.
In questo caso possiamo ricorrere al gemmoderivato di Tamarix gallica, che, con la sua energia marziana, è un ricostituente importante.
Possono essere conseguenza di scarsa bile e di una digestione non ottimale. Vi sono diverse piante dalle funzioni coleretiche e colagoghe a cui fare riferimento, come il gemmoderivato di Rosmarinus officinalis giovani getti.
Parlano sempre di un fegato sovraccarico che può essere drenato con Citrus limonum gemme o EI Bugola.
Chi tende ad avere ricorrenti episodi di diarrea può considerare EI Piantaggine che, grazie alla sua funzione depurativa, astringente ed emolliente, può contribuire a ristabilire un buon equilibrio intestinale quando il fegato appare coinvolto. Per episodi sporadici dei bambini si può utilizzare la Tisana di Menta.
Parlando di vene varicose, si evidenzia la “pesantezza del sangue” che, anche in caso di emorroidi (il plesso emorroidario è collegato direttamente al fegato con la vena porta), è indice di alcune funzioni epatiche meno efficaci che possono essere sostenute con il gemmoderivato di Sorbus domestica gemme e Citrus limonum scorza di ramo.
La tendenza all’ipoglicemia e agli sbalzi glicemici, per quanto ci faccia pensare al ruolo del pancreas, coinvolge anche il fegato, che possiede un ruolo importante nel metabolismo dei glucidi. Anzi, pare che i problemi dei diabetici siano concomitanti anche a una steatosi epatica silente o manifesta. Quindi la Miscela di gemmoderivati Fegat può essere un buon drenaggio di terreno in queste circostanze.
Gli anticoagulanti per funzionare inibiscono delle funzioni epatiche (il fegato produce la proteina plasmatica detta fibrinogeno) quindi anche sanguinamenti spontanei e problemi di coagulazione richiedono un supporto di questo organo usando il gemmoderivato di Carpinus betulus gemme.
Il mal di testa sordo e costante che può avere una relazione con il filtro epatico può essere armonizzato attraverso un drenaggio a base di estratto idroalcolico di EI Angelica.
Anche nel caso di manifestazioni che coinvolgono più direttamente le funzioni epatiche il supporto delle piante può coadiuvare e facilitare il recupero attraverso processi depurativi che riducano il carico tossinico.
Quando la rigenerazione della cellula epatica è difficoltosa la si può incoraggiare drenando con i gemmoderivati di Secale e Corylus o con i consueti drenaggi d’organo (gemmoderivato Fegat ed EI Depura).
La sclerosi della cellula epatica (cirrosi) può essere contrastata dalla depurazione epatica, che a sua volta può essere sostenuta con i classici calagoghi che natura può offrire: Fegat e Depura.
Per quanto sia questa una patologia cronica è tuttavia evidente che accorgimenti alimentari e movimento possano quantomeno contenerne l’evoluzione. Ormai poi è certa la relazione tra diabete e una disfunzione epatica con tendenza alla steatosi d’organo, quindi anche la depurazione epatica può essere un ottimo accorgimento. In questo caso utilizzare Fegat oppure i gemmoderivati di Corylus, Secale e Juniperus. Anche ridurre le gammaglobuline diminuisce il fabbisogno di insulina e in questo senso può essere incoraggiante un drenaggio epatico tenendo conto di piante come Platanus, Carpinus, Juglans, Vitis vinifera.
L’insufficienza epatica, per quanto molto spesso non sia rilevabile, può manifestare avvisaglie che abbiamo sopramenzionato, e in ogni caso un buon drenaggio e una depurazione a livello epatico possono essere un toccasana. Ad esempio si può utilizzare la miscela Fegat (o con singoli gemmoderivati di Rosmarinus, Secale, Juniperus).
Quando gli epatociti vanno incontro a steatosi, ovvero degenerano attraverso un accumulo di trigliceridi, può sempre essere utile drenare e detossinare con i gemmoderivati contenuti in Fegat o con gli estratti contenuti in Depura.
Quando le vie biliari tendono a intasarsi di sabbia o calcoli è utile drenare con Berberis vulgaris scorza di radice, Rosmarinus officinalis e Citrus limonum gemme oppure con EI Calendula, e Gramigna.
Per diverse problematiche del fegato vi proponiamo differenti risposte e letture:
Un fegato intossicato, grasso o malato riduce le sue funzioni perché le proprie risorse sono indirizzate verso cose meno utili o verso gli eccessi ed è necessario trovare la giusta misura. Il rimedio floreale Agrimony aiuta a modulare gli eccessi di giovialità e le dipendenze che distraggono da ciò che soggiace. La perdita di funzione e vitalità dell’epatocita può dipendere anche dal non avere uno scopo chiaro, che si è perso in un clima di sfiducia. Lo Spirito dell’Olivo può guidarci nel perdere le vecchie abitudini, talvolta malsane, in favore di nuovi obbiettivi a cui affidarci con fiducia e vitalità.
I calcoli della colecisti sono come potenziali inespressi o emozioni indigeste non espresse alla luce del sole in funzione di atteggiamenti ed educazione rigidi e inibizioni. I fiori Crab Apple e Rock Water aiutano a non subire imbarazzo nell’esprimere parti di sé che tendono a essere rinchiuse.
Cosa non sopporto? Il rimedio floreale Beech aiuta ad accogliere ciò che ci circonda senza rendercelo indigesto.
L’aumento delle bilirubina circolante in chiave analogica rappresenta la collera inespressa, e ciò può essere armonizzato con i gemmoderivati Secale cereale e Berberis vulgaris scorza di radice oppure con l'estratto di Bugola e Gramigna, per ripulire le scorie. Oppure con il fiore di Bach Willow si tratta l’atteggiamento mentale ed emotivo in questione.
Si possono considerare tante cose, ma non c’è nulla di meglio delle cose semplici, quindi suggeriamo sano movimento in compagnia. Un fisico dinamico è lo specchio di un fegato dinamico. Non serve agonismo, ma solo del piacevole tempo passato muovendosi, preferibilmente nel verde, ossigenandosi bene e magari in compagnia, proprio in virtù della giovialità che il fegato evoca. Successivamente concedersi anche del tempo per fare stretching perché i tendini e i legamenti sono di pertinenza epatica e la rigidità è l’antagonista del fegato.
Al mattino del succo di limone un po’ prima di colazione in un po’ di acqua tiepida è un ottimo modo per dare il buongiorno a questo organo. Eventualmente poi si può fare uno sciacquo con un pizzico di bicarbonato per bilanciare il ph del cavo orale, onde evitare giorno dopo giorno che si corroda lo smalto, viste le caratteristiche di acido debole dell’acido citrico.
Percepisco le mie energie e so esprimerle?
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