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Il Regno animale e quello vegetale ricominceranno a breve la tessitura d’amore, bellezza e abbondanza ritraendo sotto ai nostri occhi Primavera! Rinascita dell’Eros e della Vita. Sogno e Desiderio di libertà, aria aperta, freschezza, leggiadria e pulizia. Passione ovunque manifesta e verde espansione: la linfa risale, riporta turgore ai rami, nutre il sacro progetto della gemma, ove giace sopito e pronto al risveglio il futuro di foglie, fiori, frutti e semi.
Lento ma imperturbabile, il risveglio sarà sotto gli occhi e il naso di tutti e sarà addirittura percepito ancor meglio da occhi e nasi ipersensibili e tendenti a congiuntiviti allergichee raffreddori da fieno!
Dal latino alacer = alacre, allegro, vivace, brioso da cui il termine allegria cioè lo stato d’animo di buon umore che caratterizza chi è felice, gioioso, entusiasta e vivace. Felicità: dal latino felicitas, risale alla radice indoeuropea «fé», da cui il greco «thè», il cui senso primo è quello di fecondità e prosperità!
Pare che l’antica gioia della riproduzione primaverile si tramandi anche nel lessico! Allergia invece è il termine coniato dal medico austriaco C.Von Pirquet nel 1906: deriva da “allo-” ‘estraneo’ e “érgon” ‘azione’. Oltre a una stimolante assonanza tra le parole allergia&allegria, tra le due sussiste un’indiscutibile contrapposizione! Ciò che stimola l’allergia di certo non stimola il buonumore!Non a caso quando qualcuno ha una reazione negativa verso qualcosa, un’insofferenza, un’avversione dice “sono allergico”!
E infine… a dirla tutta c’è una certa inquietante analogia nelle reazioni fisiche nel caso di una forte allegria (raffica incontrollabile di risate) e di una forte allergia (raffica di incontrollabili starnuti): forte rossore, ipereccitazione, naso e occhi che colano, fiato corto!
Una parte sempre più ampia della popolazione comincia a temere anzitempo l’arrivo della Primavera e a erigere strategie per “difendersi” dall’esplosione di energia incontrollata che colmerà l’aria di nemici da combattere. Quanti ancora condividono appieno il paradigma della medicina allopatica promulgatrice della strategia “lottare contro”?
Vista la massa critica in netto aumento mi chiedo quanti sono ancora disposti a credere che il nemico venga dall’esterno e che possa quindi essere rappresentato dal solo polline di una specie che si è evoluta con noi sul pianeta terra. Si osserva infatti che prima dell’insorgere della vera epidemia (quella dello stress) i pollini non avevano mai generato così tanto allarme.
Qualcuno addurrà anche l’ipotesi dell’inquinamento che può validare in parte la tesi, ma non essere definita la vera causa. La vera causa è quella che mi hanno insegnato a ricercare a fronte di un qualsiasi sintomo per giungere alla guarigione e in questo caso più che nell’inquinamento la troviamo nell’inquina-mente!
A conferma di ciò vi posso testimoniare che, anche qui, nell’alta valle del Savio, dove ancora respiriamo aria buona, sono sempre più i soggetti allergici che vengono a Remedia alla ricerca dell’aiuto delle piante. Così, anche se l’allergia, a differenza dell’allegria, non è contagiosa, ogni anno, di questi tempi, scatta un allarme collettivo.
Ad essere contagioso è proprio l’effetto allarmistico che si costruisce attorno a qualsiasi fenomeno che nella società del consumismo possa divenire redditizio e basta guardarsi attorno per vedere l’ampia gamma di prodotti da banco, nonché vaccini, che costano centinaia di euro al sistema sanitario, il cui potenziale effetto collaterale, quello dello shock anafilattico, sarà ovviamente a nostre spese!
Indossando le lenti della Naturopata osservo frequentemente che dentro ognuno di noi, quando non c’è stress o un atteggiamento negativo, c’è lo spazio per il primaverile monito di dirompente allegria e rinascita. Quanto più giungiamo a quella che dovrebbe essere la “festa di primavera” con un carico non indifferente di stress, preoccupazioni di vecchia data magari accompagnate da troppi impegni, meno la Primavera riesce nel suo intento: la stagione vorrebbe infatti alleggerirci da tutto ciò ma in noi trova un “vorrei ma non posso” che giunge dal profondo dell’Anima!
Allora arrivano gli “effetti collaterali” e quel “vorrei ma non posso” si traduce a gran voce nel nostro corpo con una forte reazione avversa, di “estraneità” che sembra trovare riscontro e conferma, simbolicamente e clinicamente, nell’esplosione della cosiddetta allergia primaverile.
Non amo le generalizzazioni, ma, ahimè, il 70% dei soggetti allergici che osservo e ascolto ridisegnano ai miei occhi nitidamente l’identikit del soggetto allergico che studiai alla scuola di naturopatia nelle Diatesi omeopatiche del dottor Menetrièr. Il cosiddetto biotipo allergico o iperattivo spesso non è altro che quello da me definito l’eroe metropolitano.
Ovvero colui dal temperamento forte, biliare, fegatoso, energico, proattivo, allegro, propositivo, il cavallo da corsa che marcia sul cavallo dei suoi calzoni, il “chi fa da sé fa per tre”, il “chi si ferma è perduto”, il biotipo iper reattivo a tutto, scattante, dinamico, che posticipa l’orario della sveglia mattutina fino a che le cannonate non lo buttano giù dal letto ma poi è come un diesel, che, quando carbura, chi lo ferma più? Lo vediamo pronto a esprimere il suo potenziale fino a notte fonda! E ancora il carismatico la cui mente pullula di idee, progetti e nel cui sangue ancora scorre l’energia dei primi cacciatori giunti sul pianeta terra, guerrieri impavidi, dal sistema immunitario iper reattivo, cioè pronto a dare riposte oltre le aspettative di tutti.
Infatti l’allergia è questo: un’iper risposta, una risposta esagerata, non richiesta… ma dettata da ghiandole surrenali che sono in continua modalità “combatti o fuggi”, la modalità prediletta dal biotipo allergico, che dovremmo chiamare più correttamente “iper ergico”, cioè che genera risposte caratterizzate da troppa forza.
Molto spesso la prima risposta utile a un organismo che, trincerato su troppi fronti, comincia ad avere risposte allergiche, è abbassare lo stress e l’ansia, che di solito vanno a braccetto. In un organismo stressato e in allerta il carico di istamina è alle stelle: l’esempio classico è l’orticaria da stress! Esiste una stretta relazione tra istamina e ansia perché i livelli di stress, ansia e istamina si influenzano l’un l’altro.
A poco servono le bellicose strategie sintomatiche dell’antistaminico e dei cortisonici, che buttano la polvere sotto al tappeto distruggendo il terreno individuale su più fronti e non vanno alla ricerca della causa, cioè non modificano e non sostengono il terreno stesso che ha originato quel sintomo, bensì lo indeboliscono ancor di più, spostando il conflitto su altri fronti (vicariazione).
È pertanto più intelligente esplorare rimedi pacifici, meno lesivi e più risolutivi come Spirito degli Alberi, Gemmoderivati e Oli vegetali ricchissimi di acidi grassi insaturi capaci di stimolare fortemente la riposta naturalmente “antistaminica”, ripristinando a dovere il tono delle surrenali e riportando il sistema al suo livello di energia originaria.
Lo Spirito del Tiglio può agire sulle cause sottili, poiché abbassa lo stato di allerta interiore, aiutando il sistema immunitario e nervoso non solo a non sentirsi più in guerra, ma anche a non agire come se lo fosse, producendo di conseguenza anticorpi. Lo Spirito del Tiglio porta a comprendere le ragioni dell’altro (che in questo caso è il polline), che nel nostro sistema viene percepito alla stregua di un nemico, modulando così a monte la risposta di tipo allergico per scoprire che la strategia collaborativa costa meno sforzi al nostro sistema e dà più risultati.
La collaborazione è la legge della natura: in natura non vince il più forte ma il più adattabile. Il Tiglio ci aiuta ad adattarci meglio possibile anche a ondate di stress o a tutto quello che dall’esterno percepiamo come una minaccia e fa scattare in noi lo stato di allerta che alza il rilascio di istamina e sviluppa ansia, innescando il circolo vizioso famigerato.
Nei biotipi allergici, la cui carica energetica è molto alta, è molto rara la ricerca di aiuto. Si chiede aiuto quando si arriva al picco. Dal picco dei sintomi è un po’ più difficile regredire, quindi è bene lavorare nel sostenere l'organismo per affrontare al meglio queste circostanze, con l’assunzione della Miscela di Gemmoderivati Aller, affiancata all’assunzione quotidiana di Olio di Nigella e Rosa, a partire da un mese prima del periodo critico.
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