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Il Luppolo (Humulus lupulus) è una pianta perenne rampicante che appartiene alla famiglia delle Cannabaceae. Dalle sue radici crescono ogni anno tralci lunghi fino a 10 metri. Predilige i luoghi umidi e ombrosi con piante arboree sulle quali può arrampicare. Le foglie cuoriformi sono di un bel verde scuro ed il suo fusto è quadrangolare e si avvolge da destra verso sinistra.
È una specie a sessi separati (dioica): esistono quindi piante femmine e piante maschio. Gli individui maschili hanno fiori piccoli bianco-giallognoli riuniti in pannocchie.
Gli individui femmina hanno fiori più evidenti che fioriscono in estate di colore verde chiaro. Sono degli amenti penduli che si chiamano strobili a ricordare le "pigne" delle conifere. Il fiore è protetto da brattee ovato-acuminate di circa 1 cm e bratteole che contengono ghiandole giallastre secernenti una sostanza resinoso-aromatica che concentra l'aroma e le proprietà di luppolo. L'odore è fortemente aromatico, amaro e frizzante per la presenza di oli essenziali, composti acidi (acido formico e acetico), fitoestrogeni, tannini e minerali.
Pianta: rampicante, perenne (anche se la parte aerea muore ogni anno), fusti ruvidi e quadrangolari, lunghi fino a 10 m, con peli rigidi e ricurvi. In Natura il Luppolo cresce arrampicato ad alberi come Ontano nero, Salice, Nocciolo, generalmente in luoghi umidi e spesso ombrosi.
Foglie: opposte, cuoriformi con 3-5 lobi seghettati nella prima parte del tralcio, parte superiore ruvida, quella inferiore resinosa.
Fiori: fiori maschili a grappolo, piccoli di colore verde. Fiori femminili a forma di pigna, colore verde-chiaro, formati da brattee resinose. Fiori maschili e femminili sono su piante separate.
La pianta era considerata così pericolosa per alcuni alberi da essere paragonata a un lupo. Plinio la chiamava “lupo dei salici”, dopo aver notato come essa si arrampicava su questi alberi e facendoli seccare in breve tempo, forse il nome deriva da questo. Il nome latino Humulus viene da humus “terra” per via del comportamento strisciante in assenza di sostegni.
Per la sua azione anafrodisiaca, il luppolo era sempre presente negli orti dei monaci, assieme all'Agnocasto, e lo spiega la storica indulgenza della chiesa nei confronti dell'uso della birra che pare aiutasse i Monaci a mantenere il voto di castità.
Flessuoso mi arrotolo su rami e tronchi coprendo di cuori verdi i boschetti umidi vicino ai corsi d'acqua. Elastici i miei fusti si muovono in un ritmo di flusso continuo, di sinuosi e delicati movimenti. E così cresco dando elasticità e forza al mio movimento. Tono ed elasticità; la mia forma pensiero dove nel sapore amaro concentro la mia spinta a crescere, arrampicarmi, avvolgere e nel profumo aromatico e resinoso parlo del mio polo femminile. I miei fiori nascosti e rivolti verso il basso ne sono un bell'esempio. La mia bellezza è femminea, nascosta, protetta, nutrita dal buio della terra.
La parte utilizzata sono le infiorescenze femminili che sono raccolte quando i coni sono uniformemente colorati da verde chiaro a giallo oro, con un leggero colore bruno nella parte bassa del cono. Quando i coni diventano più bruni sono troppo maturi. I petali devono cominciare a separarsi, essere appiccicosi e strofinandoli devono lasciare un marcato odore di Luppolo. La raccolta avviene al termine dell'estate, nella nostra zona alla fine di agosto o ai primi di settembre. Per la raccolta si strappa tutto il tralcio dal sostegno e quindi si staccano le infiorescenze.
La trasformazione più conosciuta è quella della birra, ma di questo non vogliamo parlarne qui!!
Utilizzo: Per le sue proprietà tonificanti e rassodanti sul seno si usa come ingrediente di creme e tonici.
Utilizzo: Come ingrediente di oli e creme che si usano per tonificare e rassodare il seno.
Questo è un olio da impacco, molto ricco e stimolante. Va lasciato applicato per 15-20 minuti, aiutando l'assorbimento con un delicato massaggio. Poi può essere rimossa la parte eccessiva con una spugnetta e tonificato il seno con acqua aromatica di Salvia sclarea.
Da sempre e in tutte le culture Luppolo è conosciuto per le sue proprietà calmanti e sedative. Utilizzato quindi in caso d'insonnia, eretismo cardiaco e in disturbi gastrointestinali di origine nervosa. Ma anche come battericida, galattageno e antipiretico.
Ricco di fitoestrogeni può esercitare una azione anafrodisiaca sui maschi e al contrario esaltare il desiderio sessuale nelle femmine.
Contiene fitosteroli (sitosterolo, estradiolo) e altre sostanze fitoestrogeniche come i prenil-flavonoidi che sono considerati i composti ad attività estrogenica più elevata. Sembra proprio che questa frazione di flavonoidi renda il luppolo così interessante dal punto di vista cosmetico. Ciò avvalora il suo uso cosmetico per rassodare e tonificare il seno e per le cure della pelle e dei capelli, ma anche per le sue proprietà antibatteriche e schiarenti.
L'uso di bioflavonoidi porta a un significativo aumento dello spessore della cute, che risulta idratata ed elastica. Inoltre svolgono una intensa attività antiossidante e protettiva nei confronti di danni indotti da radiazioni UV, perché agiscono come scavenger sui radicali liberi coinvolti nel processo di perossidazione lipidica.
Gli estrogeni stimolano i fibroblasti a produrre collagene e acido ialuronico, tanto da prevenire o ritardare l'invecchiamento fisiologico della pelle.
Quando usarlo?
La pianta nel suo modo di crescere fa capire che va a stimolare l'elemento aria e il movimento. Luppolo risuona tutto su una vibrazione verde femminile, il colore del cuore, dove dà forza alla crescita ed al movimento. È nutrimento del corpo luminoso della donna dando forza agli aspetti simbolo di abbondanza e salute come il seno e la pelle.
Mercurio.
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