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"Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai al controllo prostatico…"
Sembra ormai la normalità preoccuparsi a una certa età della prostata, senza per altro aver capito perché possano sorgere certe alterazioni nel corso della vita.
La medicina considera che a un certo punto il testosterone diventi il problema, perché va appunto a “interferire” con la prostata generando ipertrofia. Se pensiamo che nulla è a caso e che il corpo ha una sua saggezza, forse dobbiamo cercare altre risposte, anche perché il testosterone è importantissimo. L’ingrossamento della prostata viene considerata una conseguenza dell’invecchiamento, ma in realtà ciò avviene proprio perché la prostata è iperfunzionante, mica il contrario. Forse poteva essere normale con l’età un’atrofia, e non certo un'ipertrofia, che avviene grazie al testosterone, necessario appunto per affermare specifici aspetti.
L’uomo risponde a certi stimoli cercando di essere più fecondo! Perchè dunque l’uomo dovrebbe esserlo? Semplice: quando il suo ambiente/territorio gli appare più ostile deve tirare fuori gli attributi. Si può parlare di “conflitto di territorio”, che rappresenta un concetto di possesso, che può essere connesso a percezioni di minaccia, rancore, perdita e “marcamento” dei confini, ove questi ultimi possono anche essere rappresentati da valori e concetti nella complessità umana.
Il problema quindi può avere anche un'origine sessuale, e non solo; magari ci si è svalutati e si tenta di riprendere il proprio posto, il proprio potere, non si vuole essere scavalcati, non ci si vuole sentire da meno o superati. Questo può avvenire sia a livello sessuale che su altri piani appunto, per esempio con un demansionamento, con un pensionamento senza avere un piano B pronto, oppure con la moglie che attraversando un'importante fase della vita (la menopausa) va riconquistata o si deve ricostruire il rapporto nel susseguirsi di fasi della vita, e da queste cause si cerca di essere all’altezza, aumentando le dimensioni della prostata che rappresenta fertilità e potenza. L’aumento dei valori prostatici pertanto potrebbe non essere proporzionale tanto all’età quanto alle svalutazioni che intimamente si provano in fasi o situazioni specifiche. Più tratteniamo a lungo nel tempo stati d’animo ed emozioni disarmoniche, svalutazioni e conflitti di territorio più accumuliamo specifiche scorie, quindi è utile conoscersi per tempo e superare certe limitazioni, crescendo nella consapevolezza e adeguando il proprio comportamento.
Dunque possiamo interessarci di comprendere come un uomo possa riconciliarsi con questi temi valutando gli aspetti psicosomatici, e al contempo associarvi piante e fiori di aiuto.
Ormai tutti hanno scoperto l’acqua calda ma ancora qualcuno deve scoprire l’acqua fredda. I bagni derivativi sono fonte di vitalità ed ottimi adattogeni. Hanno solo l’inconveniente di dover essere ripetuti con costanza per poter attivare le risposte dell’organismo ma il territorio richiede ugualmente costanza per essere protetto.
Le infiammazioni ci indicano scorie in situ: “togli le scorie e riduci le infiammazioni”. Mettere in atto la dieta del Detox 2.0 con il digiuno intermittente e una selezione di alimenti mirata è un buon modo per ridurre le infiammazioni. Inoltre alimenti idonei al tema sono l’olio di semi di Zucca, la cipolla (cruda) che ha funzione di riordino a livello ghiandolare/ormonale e antinfiammatoria, il pomodoro, per il contenuto di licopene, ottimo antinfiammatorio prostatico, gli antociani (frutti di bosco, Karcadè, melanzane, pere, uva, rapa rossa), poi il polline, i beta-caroteni, acidi grassi di buona qualità e tra le vitamine la C, la D, la E la B6. Come non menzionare poi il buon vecchio integratore Alen che contiene anche Zinco e Potassio, altrettanto utili.
Ho paura di perdere il mio potere?
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