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L’Unione Europea recentemente ha classificato una ventina di componenti naturali degli oli essenziali come allergeni da dichiarare in etichetta. Che sia una mossa per screditare i cosmetici naturali che contengono oli essenziali lo dimostrano i dati pubblicati dalla Rete Informativa delle Cliniche Dermatologiche (IVDK), l’organismo più rappresentativo d’Europa nella raccolta ed elaborazione dei dati sull’andamento delle allergie da contatto. Per tutte le persone che hanno manifestato episodi allergici o presentano una cute molto sensibile, invitiamo ad approfondire la relazione esistente tra ipersensibilità ed allergeni, sfatando dei miti e indagando le vere cause, per scegliere consapevolmente e con conoscenza cosa spalmarsi sulla pelle.
La pelle rappresenta il confine con il mondo circostante e la relativa comunicazione. Quando è ipersensibile ad alcuni allergeni significa che c’è fragilità verso il mondo o in altre parole è messa a nudo la propria fragilità in una relazione familiare/sociale: la propria aggressività non viene manifestata onde evitare ritorsioni, per paura di perdere stima o amore. Così, invece che comunicare direttamente il problema, esso si manifesta verso altri agenti di cui non dobbiamo giustificare nulla, perché prendersela con gli allergeni non offende nessuno!
La guarigione non avviene evitando l’allergene come non avviene evitando di esprimere nelle relazioni la nostra aggressività o la nostra intolleranza, ma semmai esprimendo questa parte e poi imparando ad essere tolleranti in modo sincero attraverso la crescita nelle relazioni che avviene comunque partendo dalla sincerità.
Il gonfiore parla di trattenimento che solitamente si riferisce a rabbia che si esprime a sua volta con rossore e prurito. Sarebbe opportuno pertanto non reprimere l’aggressività dei figli ma educarli ad esprimere in modo sempre più costruttivo ciò che li infastidisce o che non tollerano apprendendo gradualmente che la sincerità delle emozioni alla lunga premia se non altro in termini di salute e di crescita personale.
Con l’uso quotidiano di prodotti cosmetici l’esposizione a sostanze chimiche non è più riservata solamente a chi le manipola, ma è diventata una realtà diffusa in tutto il mondo industrializzato. Queste sostanze penetrano in parte nella pelle, entrando così nell’organismo dove possono creare danni. Naturalmente anche concentrazioni alte di alcune sostanze naturali contenute nei cosmetici potrebbero inquinare l’organismo, ma secondo la nostra esperienza in questi casi il danno è spesso limitato. Il motivo è che nell’arco dell’evoluzione l’organismo umano ha imparato a gestirle, mentre non ha ancora informazioni sufficienti su come gestire le molecole di sintesi. Allora perché tra gli allergeni più importanti ci sono sostanze naturali come il Balsamo del Perù, il Muschio di Quercia e l’isoeugenolo? Ipotizziamo che in un cosmetico oltre al solito mix di sostanze di sintesi si trovino anche delle molecole esistenti in Natura come l’isoeugenolo (componente di oli essenziali, ma potrebbe essere anche di sintesi). In questo caso, anche se l’inquinamento deriva principalmente dalle sostanze sintetiche, l’organismo potrebbe attribuire l’inquinamento alle sostanze che conosce, cioè agli oli essenziali, perché solo di questi ha memoria storica.
Gli studi sugli allergeni si basano sui test di allergia eseguiti su persone che si presentano nelle cliniche con sospetta dermatite allergica. Si stima che circa il 7% della popolazione è afflitto da questo problema, di cui circa un quinto è sensibilizzato ai noti allergeni. Dei test di routine fa parte una miscela di 8 profumi alla quale reagiscono circa 10% delle persone testate, di questi solo 54% risulta allergico a uno dei componenti del mix, gli altri sono falsi positivi, dovute a irritazioni e altri fattori sconosciuti. Tra gli otto profumi del mix in realtà solo due possono essere considerati veri allergeni: l’assoluta di muschio di quercia e l’isoeugenolo, mentre idroxycitronella, eugenolo, zimtaldehyd e zimtalcol hanno quote di sensibilizzazione piuttosto basse, mentre il geraniol e amylzimtdehyd raramente causano reazioni.
L’ IVDK scrive già nel 2005: “Molte delle 26 sostanze odorose che sono state classificate come allergeni dall’Unione Europea e che per questo devono essere dichiarate in etichetta hanno dimostrato nei test di monitoraggio quote di sensibilizzazione molto basse che non sono problematiche (tra questi alcol benzylico, geraniol e benzyl benzoato).” Tuttavia non si trovano indicazioni più precise, perché “stranamente” questi dati non sono mai stati pubblicati, come ammettono gli autori stessi.
Proprio per l’assenza di dati pubblicati è difficile stilare una classifica degli “allergeni falsi”. Falsi nel senso che possiedono quote di sensibilizzazione che non sono molto differenti da una infinità di sostanze, perciò se occorre dichiarare loro bisognerebbe dichiarare praticamente tutto e questo non è di nessun aiuto alle persone allergiche. Ci è capitato diverse volte che persone dichiarate allergiche agli oli essenziali e profumi e che non sopportavano neanche vari shampoo “naturali” non hanno avuto nessun problema nell’utilizzo dello Shampoo base di Remedia, anche se contiene la resinoide di benzoino, considerato uno degli oli essenziali più pericolosi per gli allergici. Com’è possibile? Evidentemente l’allergia non era da attribuire agli oli essenziali, ma agli shampoo come tali. Possiamo ipotizzare alcuni motivi perché questo avviene:
• miscelando oli essenziali e altre sostanze come per esempio i conservanti che si trovano di nascosto anche in buona parte dei cosmetici naturali si potrebbe formare una sinergia negativa;
• si potrebbero addirittura formare sostanze nuove e sconosciute quando si mescolano insieme gli oli essenziali e molecole di sintesi;
• la presenza di PEG: aumentano la permeabilità della pelle, perciò veicolano gli oli essenziali, conservanti e altre sostanze all’interno del corpo.
Naturalmente non si possono generalizzare queste esperienze, perciò consigliamo a chi è allergico a una sostanza di evitarla fino a prova contraria.
Invece a tutte le persone che non soffrono di allergie consigliamo di usare cosmetici fatti solo con ingredienti di origine naturale e poco elaborati. Secondo la nostra esperienza in questi casi la presenza di oli essenziali non porta a una sensibilizzazione. Piuttosto consigliamo di evitare cosmetici che contengono conservanti nascosti. Attualmente conosciamo solo un organismo di certificazione che garantisce l’assenza di conservanti nascosti: la SoCert.
A Remedia abbiamo preparato una crema 100% bio con i migliori ingredienti capaci di nutrire, ammorbidire e idratare la pelle. La nostra Crema Base, essendo priva di oli essenziali, è pensata per tutte le persone, specialmente per chi ha problemi cutanei o irritazioni; può essere poi arricchita in un secondo momento come più si preferisce, con i propri oli essenziali preferiti.
Ma da dove è nata l’idea di creare una crema così semplice ma così preziosa?
Dovete sapere che i nostri prodotti nascono sempre da un’intuizione… e oggi la nostra Lucilla ci racconta come, 10 anni fa, ha creato la crema Base:
“Quando ho intercettato l’idea e l’ispirazione che la natura verde avesse in serbo per noi una nuova crema ho immaginato una creatura universale. Una crema fine e chiara che potesse essere una messaggera di idratazione, lenimento, nutrimento, riequilibrio e rigenerazione, adatta davvero a tutte le pelli e a tutte le età. Forse perchè di ritorno dal mio grande primo viaggio e soprattutto nella lontana India, ero particolarmente malleabile,fiduciosa e facilmente ispirabile. Ho pensato ad una crema per ogni punto del corpo, che potesse veicolare al meglio, grazie alla sua armonia, oli essenziali e rimedi floreali scelti ad personam. Ho diviso gli ingredienti possibili in quattro macrocategorie o in un altro linguaggio, secondo quattro elementi:
Per l’elemento Terra (o nella fase oleosa) il burro di karitè che permette la sua universalità e la possibilità di mantenere nel tempo l’approvvigionamento al derma della frazione lipidica e una protezione alta da tutte le aggressioni esterne. Ricco di vitamina A, B, E ed F, il burro di karité è un ottimo anti-age: mantiene la pelle giovane grazie alla presenza di sostanze insaponificabili che stimolano la produzione di collagene ed elastina, rendendo la pelle di viso e decolleté molto più elastica e tonica. Aggiungiamo poi il Girasole che, con il suo olio ricco di vitamina E, è un potente antiossidante.
Infine gli oleoliti di tre Regine indiscusse della Cosmesi e tutte e tre allevate da noi direttamente:
Lavanda: calmante, purificante, equilibrante;
Aloe vera: addolcisce, leviga, rigenera, ridona splendore e preserva;
Calendula: lenitiva, cicatrizzante, antimicotica.
Per l’elemento Acqua (o frazione acquosa) tre idrolati che possono calmare, idratare, purificare: Basilico, ottimo per risolvere i problemi di acne, Lavanda, lenitiva, purificante e tonificante e la preziosissima Melissa, naturalmente pure al 100%. Sempre in questa frazione si è aggiunto Aloe Vera con il suo gel puro: il suo potere rinfrescante lo rende indicato per lenire, alleviare prurito e rossori. Ha inoltre spiccata azione antiossidante, cicatrizzante e riepitalizzante (stimola la produzione di collagene) grazie al contenuto di polisaccaridi derivati dal mannosio. Addolcisce, leviga, rigenera, ridona splendore e preserva.
Per l’elemento Aria (o frazione di tipo idroalcolica che apporta principi attivi e informazioni vibrazionali) la Vulneraria in un duplice compito, quello di passare il suo antichissimo uso di riparazione, cicatrizzante e vulnerario appunto, ma anche di fungere da preservante, antiossidante naturale e permettere alla nostra crema di superare tutti i test legati alla sua conservabilità. Con la presenza di tre rimedi floreali di bach la nostra creatura si arricchisce di armonia purificante con Crab Apple, di forza di guarigione con Star of Bethlehem, e di propensione all’equilibrio con Cherry Plum.
L’elemento Fuoco o la parte di oli eterei, è volutamente vuota affinchè possa essere aggiunta in modo personale, ma rappresentata da una piccolissima presenza di cera vergine d’ape, che funge sia da leggero addensante che come ausilio per tradurre il mondo vegetale e le sue proprietà alla nostra pelle, al nostro corpo. La cera d’ape possiede spiccate proprietà emollienti e anti-disidratanti: i lipidi presenti nella cera d’api permettono di trattenere la perdita d’acqua dalla pelle e di proteggerla. Ha infatti una struttura chimica che è particolarmente affine a quella della pelle, inoltre ha la capacità di formare un film protettivo che resiste anche a qualche lavaggio con i detergenti e detersivi! Ricca di vitamina A, aiuta la rigenerazione delle cellule.”
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