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Caratteristiche insite nella gioventù sono: la capacità di adattamento, la flessibilità, l’estroversione e l’opposizione alla rigidità che è invece tipica dell’anziano.
Ebbene la situazione che si è vissuta dai primi mesi del 2020 ha portato molti giovani a dover rinunciare a tutto questo e alla loro natura sociale, estroversa e dedita al contatto. Si sono dovuti adattare a forti regole che nemmeno i genitori più rigidi hanno mai imposto. I giovani sono quelli che si sono sacrificati più di tutti, facendolo poi più per gli altri che per sè stessi. Il consumo medio di alcol recentemente sembra sia più che raddoppiato come del resto l’uso di psicofarmaci, per non parlare poi dell'aumento del tempo trascorso davanti a pc e dispositivi vari.
In questo periodo i giovani hanno dovuto sperimentare prematuramente una sorta di vecchiaia, di "vita da casa di riposo" dovendo ridurre la socialità, lo scambio emozionale, la fisicità, l’attività motoria... sostituendo il tutto da sfere virtuali. Quelli più capaci di motivarsi, di adattarsi, di essere introspettivi e di muoversi interiormente senza implodere, si sono solo messi un po’ alla prova, ma non tutti hanno saputo farlo con nonchalance. Da qui è nata una grande sofferenza che ha colpito questa fascia sociale e che ha visto l'acuirsi di tutti quei punti già deboli di personalità, socialità, fisicità e dipendenza che in un contesto normale sarebbero stati bilanciati e tenuti sotto controllo mentre in un contesto squilibrato come questo, hanno preso forma ed inerzie negative.
Certo, si può anche guardare al lato positivo perché anche le crisi sono opportunità. Ma questa crisi non è personale, è un problema collettivo. I giovani avranno imparato qualcosa che potrà servirgli in futuro? Avranno appreso qualcosa che li ha resi migliori? Sapranno recuperare la flessibilità e la freschezza della loro età? O l’impatto di questa forzatura li segnerà per sempre?
Paura e difficoltà relazionali sono solo alcuni degli effetti sociali della panademia sui giovani, ma ce ne sono molti altri che abbiamo raccolto e per i quali i genitori hanno chiesto spesso il nostro supporto alla ricerca di consigli e rimedi per sostenere i propri figli nel superamento di tutti quei blocchi emersi durante la pandemia e che ora si stanno manifestando e portando un grande senso di angoscia e preoccupazione per il futuro di questa generazione. Vediamo dunque quali sono i disagi più frequenti e i rimedi che ci dona la natura!
Per qualcuno si concretizza la paura di uscire definita anche "sindrome della capanna da Covid". Essa può dipendere da varie cause, dalla paura appunto della malattia, degli ambienti, degli altri, alla paura di perdere la propria zona di comfort e di uscire dalla propria tana. In questi contesti può essere utile una miscela di Fiori di Bach composta da Cherry Plum (per lasciarsi andare), Mimulus (per superare paure concrete), Aspen (per superare le paure indefinite ed i presagi), Wild Rose (per uscire allo scoperto), Walnut (per adattarsi al meglio), Gentian (per riacquisire fiducia nella vita e nelle circostanze) e Star of Bethlehem (per superare un aspetto traumatico).
Nel contempo dobbiamo incentivare la partecipazione ad attività collettive meglio se all’aperto, nei parchi o nelle foreste, la partecipazione ad associazioni dove anche l’incontro e la socialità sono sostenuti da motivi pragmatici di fare cose assieme: musica, teatro, danza, meditazione, trekking,...
Qualcuno rimane segnato dall’essersi trovato coinvolto negli ingranaggi della malattia come untore accusando un senso di colpa per essere o essere stato la causa di contagio.
La soluzione è facilitata dalla comprensione. La vita è un continuo contagio, un continuo scambio. L’evoluzione delle forme di vita avviene grazie allo scambio costante e alla biodiversità. La vita non è statica e l’equilibrio va continuamente perso per essere poi ritrovato ed attraverso ciò avviene l’evoluzione. Non possiamo prendercela con la foresta o con il vento se nel nostro giardino cresce una pianta che non abbiamo piantato noi, nè possiamo prendercela con noi stessi se siamo stati come il vento. Non ha senso avvilirsi se ci si è ritrovati in mezzo ad un evento di questo tipo perché la vita raccoglie nel suo percorso anche delle sfide necessarie e non si può prevedere e prevenire tutto. Se fossimo immortali la vita sarebbe deprimente perché, per quanto l’immortalità sia ambita, sarebbe come una prigione e non ci sarebbe modo di soddisfare i nuovi desideri sempre più irrealizzabili. I rischi e le sfide poi sono necessari per non banalizzare tutto il resto e poterlo apprezzare. Con il fiore Pine, associato allo Spirito del Melo possiamo rendere questi giovani responsabili e capaci di stare nel flusso della infinità bellezza che si cela in ogni istante della vita. In natura non troviamo la colpa. È una trovata culturale manipolativa, utile se funge da semplice freno, ma deleteria quando determina un profondo disagio che corrode l’essere da dentro.
Costretti a relazioni più intense nell’ambito famigliare, il lato ombra tende a manifestarsi più crudamente o subdolamente e spesso questi giovani adolescenti sono portati a cercare scorciatoie per non affrontare quella che in realtà è un' opportunità, cioè quella di andare a fondo nelle relazioni, spesso vissute superficialmente, con la presunzione egoica che gli altri non vanno bene per loro. È importante tenere presente che quello che dà fastidio della relazione è oro prezioso, perché parla direttamente delle propria fragilità dettando così i passi per migliorare sè stessi, le proprie relazioni e la propria vita. Per questo, possiamo prendere in considerazione lo Spirito del Tiglio che permette di riconciliarsi con sè stessi e con gli altri.
Se vogliamo scavare a fondo sulle motivazioni che scaturiscono i problemi relazionali, possiamo rivolgerci all'aiuto di diversi Fiori di Bach. In chiave più specifica, per ogni cosa che infastidisce ci può essere un fiore che aiuta a riportare a una maggiore consapevolezza di sè stessi e superare di conseguenza la crisi con l’altro:
Se invece la relazione è diretta verso il mondo esterno possiamo chiedere l'aiuto dei Fiori, scegliendoli in corrispondenza dell'aspetto soggettivo:
La vita è una continua ricerca di equilibri. Certo, ci sono anche dei limiti da non superare, ma ci sono degli elementi della natura che fortificano le capacità adattogene sotto vari profili. A questo riguardo, per mantenere una certa flessibilità e centratura, è consigliato assumere qualcosa di corroborante che freni l'ossidazione ed aumenti la vitalità, proprietà contenute ad esempio nella miscela Asten. Per mantenere solido l’equilibrio del sistema nervoso arriva invece in aiuto la miscela Ans. Queste due miscele di gemmoderivati, possono essere anche associate, partendo con la prima al mattino e la seconda nella seconda parte della giornata. In questo modo la manutenzione sarà rivolta sia "al comando del freno" che "all’acceleratore".
Se i vostri ragazzi hanno bisogno di tenere duro a livello fisico possono avvalersi dello Spirito della Quercia mentre se il calo energetico è a livello mentale e determina una mal sopportazione a diverse situazioni, può essere utile lo Spirito del Faggio.
Quando si viene risucchiati in un vortice di informazioni ed emozioni che abbassano l'energia, ci si dimentica anche di chi siamo e non si riesce più ad ascoltare quello che veramente si è e si vuole. Se i nostri figli stanno vivendo questo, con un atteggiamento di ripiegamento ed annichilimento, possiamo trovare per loro efficace il messaggio dello Spirito del Cipresso. Se invece sentono di aver perso i riferimenti interiori e abbiamo la sensazione che vaghino nella nebbia risulta utile lo Spirito del Frassino che aiuta a ritrovare la visione di sè stessi e di ciò che ci circonda in modo propositivo.
Vissuti dagli eventi e svuotati di energia e motivazione, come un palloncino sgonfio, questi giovani post covid hanno bisogno di trovare la falla, rattopparla e reimmettere nuova aria ovvero nuova vitalità per ritornare carichi come prima. Con il fiore Wild Rose e il rimedio dello Spirito della Betulla è possibile agire in maniera sottile per farli uscire dalla bolla di apatia in cui si trovano e far sì che ritornino giocosi come prima. I gemmoderivati Avena sativa e Prunus spinosa, invece aiutano a recuperare a livello fisico l'innata vitalità ed entusiasmo insiti nei giovani.
Se tutto ciò su cui noi e nostri figli abbiamo fatto affidamento fino ad ora barcolla, o se gran parte delle cose che ci coinvolgono stanno vibrando ad una energia bassa abbiamo bisogno di sintonizzarci su una emittente radio fresca e frizzante che si chiama natura. Potersi riconnettere con la bellezza, con i 4 elementi, con i maestri dei boschi è una della vie per riconvertire il nostro modo di percepire e vivere la vita ad un livello qualitativamente migliore.
La paura protratta corrode fino al midollo, ma se guardiamo alla natura, lì la paura è solo uno scarico di adrenalina che permette un'enorme vitalità e non certo una condizione cronica e statica a cui tutti noi siamo stati obbligati.
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