La natura pungente e aromatica di quest’erbacea perenne ne rivela le virtù stimolanti e vivificanti. Amaro-tonico e speziato, il sapore delle sue foglie, fu esaltato nelle cucine di tutti i tempi specie in quelle francesi, e, fin dal Medioevo, apprezzato per migliorare la digestione.
Grazie al suo alto contenuto in oli essenziali può avere un’azione repellente contro parassiti intestinali e pare che un mazzolino di tanaceto, sia molto utile nelle dispense di casa per tenere lontani farfalline, mosche, tarme e topolini troppo confidenziali.
Gli estratti idroalcolici sono adatti quando l'organismo ha bisogno di uno stimolo veloce per superare fasi acute.
Dosaggio e assunzione
Consigliamo una di queste due modalità di assunzione
Solitamente si consiglia un mese di trattamento continuativo, seguito da almeno una settimana di pausa, nel caso si debba ripetere.
In caso di assunzione prolungata nel tempo, consigliamo invece di prendere il prodotto solo per 5 giorni alla settimana e fare 2 giorni di pausa.
Avvertenze
Le piante non sono tutte compatibili con i farmaci di sintesi.Quando si tratta di estratti idroalcolici è buona norma chiedere consiglio a uno dei nostri naturopati prima di abbinarli ai farmaci.
- Mettere la quantità giornaliera in un litro d'acqua naturale da bere nell'arco della giornata. Questa modalità di assunzione è particolarmente adatta per esaltare l'azione di drenaggio o quando la persona non è abituata a bere a sufficienza.
Non usare il prodotto in presenza di allergia a uno degli ingredienti (alcol e la relativa pianta). Un'allergia solo al polline della pianta non costituisce controindicazione.
Chi avesse difficoltà a sopportare il sapore alcolico degli estratti può diluirli in acqua tiepida (almeno 40/45°) invece che fredda.
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