Iris - rimedio floreale del territorio - Madre (da diluire)

IRIS

L'attualità dell'Iris

Negli ultimi anni Iris ha saputo pazientare ed aspettare. Si è lasciato divorare dagli Istrici, non poteva fare altrimenti, ed è rimasto a sopravvivere selvatico sulle scarpate più asciutte e difficili.
E ‘ stato a lungo privo di fiori a rinforzare la sua corona basale, ad infoltire le sue foglie, lucide lance che rimangono verdi anche nei mesi più asciutti. Sotto, nei suoi rizomi ha concentrato aromi, acqua e forza. Sotto la terra è rimasto e noi a piangere la sua sconfitta. Sotto la terra è stato a correre dove poteva senza essere visto. Insospettabile la sua strategia. Sempre da sotto ha tolto un po' di vigore ai rovi che quasi gli hanno lasciato spazio, lo hanno lasciato camminare sotto terra in attesa di un anno di esplosione esterna.
Questo è l’anno in cui ha deciso di uscire allo scoperto! Il suo incitamento alla luce è arrivato con la primavera fredda e nevosa. Imperturbabile sono spuntate gruppi di foglioline verdi direttamente dal terreno, piccoli fuochi verdi si sono accesi, in presenze e forme che puntano verso l’alto. Ha messo nel fuori tutta la forza accumulata sotto ed ora è qui con noi e accanto a noi. Elegante si fa asciutto verso il cielo, il suo gambo teso ma mai rigido. E poi sulla cima qua e là, là e qua in modo armonico si aprono cappucci di carta velina che lasciano uscire allo scoperto i boccioli. Il mondo rimane incantato di fronte a tanta grazia: la terra sta incontrando il cielo. Verde e violetto suonano e cantano in onore di un rinascimento che trova come luogo il cuore. Poi si apre srotolandosi il fiore. Con lui ci sentiamo ricchi di una umana pienezza che viene incitata a sbocciare ancora e ancora.
Creare con rispetto, ergersi per attestare profumi e architetture poco scontate, andare in cerca della verità e della bellezza, dare forza a ciò che ci salverà. Energia creativa, ispiratrice, in armonia con l’arcobaleno, custode dei colori multiformi della luce, ecco IRIS. In questo 2021 la Natura con il suo sguardo selvatico ci manda questo Fiore, a ricordarci di ergerci e splendere in atti arcobaleno, di creare e lasciarci attraversare da una rinascita priva di confini. ”.