Il tubo digerente è un mezzo analogo a quello della respirazione per portare fisicamente il mondo esterno al nostro interno. L’intestino, l’ultima parte, riflesso dell’inconscio, possiede i villi deputati all’assimilazione dei nutrienti nel tenue (discernimento) fino alla zona del colon deputata al riassorbimento di liquidi e minerali (I liquidi sono analogicamente anche emozioni) e grazie alla peristalsi permette poi di eliminare le feci tramite il retto.
Importante organo emuntore, l’intestino permette di eliminare gli scarti della digestione e i cataboliti, collabora con la flora batterica e ha un “dialogo” diretto con il sistema nervoso. Insomma deve fare il lavoro sporco ma possiede anche tante responsabilità come appunto quella del discernimento, prima e del lasciare andare ciò che non serve più, poi. Sicuramente in un processo di depurazione l’intestino va coinvolto perché il suo buon funzionamento influenza anche gli altri organi emuntori e il sistema nervoso. Quando l’intestino è sano presenta un buon equilibrio a livello di microbiota, che risulta invece alterato in numerose patologie, anche del sistema nervoso, come nello spettro autistico o nel morbo di Alzheimer. Questo ci aiuta a considerare quanto sia importante il suo equilibrio, che non va inteso solo in funzione della regolarità, ma anche di numerosi altri fattori.
Per diverse problematiche legate all'intestino vi proponiamo una lettura psicosomatica e differenti risposte.
A voi il compito di ritrovarvi nelle situazioni descritte qui sotto:
È sempre più frequente per molte persone trovarsi con gonfiore intestinale dovuto allo stile di vita frenetico e agli alimenti industriali con una conseguente difficoltà a metabolizzare tutto ciò. Il cibo industriale, monotono, sterile, modula negativamente il microbiota. Questo ci rende intolleranti sia verso i cibi che verso le relazioni.
Possiamo aiutarci al bisogno con Carmina, dalla proprietà aperitive e carminative, per potenziare la capacità dello stomaco di accogliere, modificando poi tutto l’atteggiamento intestinale. Nel lungo periodo può essere utile utilizzare alcuni gemmoderivati che rendano più efficace la relazione intestinale con il microbiota, quindi facciamo riferimento in primis a Juglans regia gemme, che sinergizza bene in questo senso con Vaccinium vitis idaea giovani getti e Rosmarinus officinalis giovani getti.
Riuscire a dire addio, a non controllare tutto non è semplice per tutti. Questo atteggiamento si ripercuote su ciò che transita nell'intestino e che a un certo punto va espulso.
Per fare questo possiamo trovare la leggerezza con il supporto del gemmoderivato di Betulla pubescens gemme; il sostegno e la volontà grazie a Quercus peduncolata gemme; il supporto nel discernere con l’aiuto di Vaccinium Vitis idaea giovani getti (tutte contenute nella miscela MG Intest).
Analogamente, altre piante contenute nella miscela Sollievo aiutano a fare la scelta del lasciare andare in modo più effimero.
Quando non riusciamo a trattenere, siamo irritati o respingiamo fino a non curarci di ciò che passa, perdiamo anche opportunità di apprendere le lezioni della vita, così come analogicamente perdiamo funzioni nutritive e reidratanti.
Il gemmoderivato di Tilia tomentosa con la sua forza riconciliatrice, e Vaccinium vitis idaea, col suo potere di chiarire il discernimento, possono giovare positivamente a questi atteggiamenti (li troviamo entrambi nella miscela Intest) eventualmente con l’integrazione di Juglans regia, facilitatore nei cambiamenti interiori.
Anche gli estratti idroalcolici di Melissa e Agrimonia possono rafforzarci su questo livello permettendoci di interiorizzare le situazioni nel modo giusto.
Perdere sangue, come del resto anche la stasi del sangue venoso, è come perdere un po’ di vita, che viene sprecata, consumata, come stessimo sprecando una parte di noi. Questa sensazione ci fa sentire come ancorati a un peso.
I gemmoderivati di Sorbus domestica gemme ed Aesculus hippocatanum gemme vengono in aiuto a questo proposito per donare vitalità e leggerezza (sono presenti nella miscela Ven).
Forse non sta bene essere aggressivi, facciamo fatica a comunicare questo lato di noi, oppure l’aggressività ci procura malessere, ma negarla o trattenerla, non è la soluzione migliore. Quando siamo al limite il colon si irrita e perdiamo l’occasione di convertire la rabbia in uno strumento di realizzazione personale.
Alcuni gemmoderivati possono aiutarci a gestire meglio questo tema, ad esempio Ficus carica e Tilia tomentosa ci aiutano a essere più pacati e flessibili; Alnus glutinosa aiuta ad avere invece più chiarezza nel gestire le situazioni (li troviamo tutti e tre nella miscela Stoma). Eventualmente anche Vaccinium vitis idaea è utile per trarre buone impressioni dalle situazioni.
Analogamente anche EI Camomilla giova a questi stati emotivi.
Abbiamo trattenuto in modo sistematico delle emozioni dolorose che si sono fatte spazio nelle mucose intestinali. Quindi, da un lato non abbiamo saputo reagire o digerire questo dolore e dall’altro lato abbiamo avuto un cedimento.
La vitalità ispirata da Rosmarinus officinalis con la lucidità offerta da Alnus glutinosa assieme alla capacità di accogliere di Ficus carica e Tilia tomentosa possono gradualmente giovare nel modulare questo atteggiamento (sono le componenti della miscela Stoma).
Talvolta a seguito di vissuti particolari si rimane intrappolati in un loop dove si crede di non valere e meritare nulla e puntualmente l’ulcerazione tende a rompere questo autoconfinamento.
Il gemmoderivato di Castanea vesca va a spezzare questo loop, donando, assieme a Carpinus betulus, quella leggerezza e quella motivazione utili per superare la pesantezza e l’inerzia di questi stati emozionali. Sempre in queste circostanze si tende poi a porsi con un atteggiamento che tende a voler resistere o ad avere il controllo della situazione piuttosto che imparare a cambiare atteggiamento, e su questo possono avere buona risonanza il gemmoderivato di Vitis vinifera e di Ficus carica, ma anche Juglans regia se ci sentiamo inermi di fronte a questa situazione.
Se abbiamo un carattere timoroso che non ci aiuta a esternare le nostre necessità né a realizzarle nei fatti, il gemmoderivato di Juglans regia può essere un toccasana per infonderci concretezza nel realizzare i nostri propositi. In maniera analoga EI Menta o EI Rosmarino possono favorire l’audacia.
L’atteggiamento di essere troppo servili, di non saper dire dei no, di essere remissivi o passivi, soprattutto se ciò in qualche modo ci fa sentire invasi, vittime o addirittura umiliati, indebolisce il sistema intestinale e il relativo microbiota, predisponendoci a parassiti che non a caso spesso sono presenti in determinate fasi della vita e resistono anche a trattamenti specifici, se non siamo noi per primi a cambiano anche certi atteggiamenti.
Questi atteggiamenti possono essere superati in modo energico con alcuni estratti idroalcolici come quello di Artemisia o di Santoreggia, facendo brevi cicli intermittenti. Quando si parla di bambini è importante non farli sentire umiliati; un buon aiuto può essere il fiore di Bach Crab Apple ma è anche possibile utilizzare il gemmoderivato di Juglans regia per superare più rapidamente la fase evolutiva in cui il bambino si trova e rafforzare la capacità di adattamento alle situazioni.
Una piccola pratica da compiere prima di cena potrebbe essere quella di fare una sorta di meditazione, chiudendo gli occhi, facendo alcuni respiri profondi e procedendo rilassando l'addome e tutto il corpo.
Si procede visualizzando tutte situazioni che ci preoccupano o che ci hanno destabilizzato durante la giornata e le si lascia andare come se si deponesse un oggetto su una barca da abbandonare alla corrente di un fiume. Conclusa questa parte si visualizzano invece tutte le cose che ci possono far provare gratitudine, le accogliamo immaginandole come una luce bianca che entra dentro di noi, scaldando ed illuminando il nostro ventre. Poi si respira profondamente per 3 volte e si riaprono occhi.
Utile anche per accostarsi al cibo riducendo la fame nervosa.
Questa piccolo esercizio di discernimento e di gratitudine durerà qualche minuto ma sarà utile al proprio intestino che risente tanto anche delle nostre emozioni.
La vecchia, cara carruba... un interessante legume da ricordare perché ricca di sostanze fibrose e pectine, che fanno di lei un grande riequilibratore della flora batterica intestinale, in grado non solo di assorbire le tossine responsabili delle infezioni intestinali ma anche di agire come antisettico contro germi patogeni.
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