Una cosa è certa: ci arrabbiamo spesso. A volte per nulla, altre volte per ragioni fondate. Ma mai quanto nei tempi attuali questo sentimento è divenuto così dominante e diffuso! Questo perché la rabbia è una delle sette emozioni universali che sorgono quando ci viene impedito di perseguire un obiettivo oppure si subisce un torto. Infatti, nella sua forma più estrema,la rabbia può essere una delle emozioni più pericolose, se non ben gestita. Basta guardarci intorno e osservare gli eventi attuali di cronaca per notare quanto sia potente, soprattutto quando a essere implicata è la collettività. Rabbia genera rabbia.
Sebbene sia sempre stata un’emozione tipicamente inibita dalla nostra cultura e, quindi, una delle emozioni che viene più facilmente repressa a livello inconscio, essa compare più di quanto possiamo pensare sotto forma di microespressioni facciali e azioni aggressive, toccando il suo apice di manifestazione quando siamo in gruppo. Gli stimoli che possono farla scattare sono davvero tanti ed ogni persona possiede tempi di innesco e di attivazione diversi, nella gran parte dei casi determinati dall’entroterra emotivo e di regolazione tracciato sin dall’infanzia, quando questa è stata all’insegna del serrato autocontrollo o della sua espressione.
In questo articolo vedremo come sconfiggere la rabbia con l'aiuto dei Fiori di Bach.
I fattori scatenanti, detti anche trigger, sono quei pulsanti che, se premuti, innescano l’emozione. Poiché essi svolgono una funzione utile nella nostra vita, invece di ignorarli, è utile conoscerli per essere in grado di scegliere con maggiore consapevolezza come rispondere ad essi.
I più comuni nella rabbia sono:
• interferenza: se l’interferenza è intenzionale, la rabbia può essere più forte e può essere avvertita verso se stessi per non essere in grado di rimuovere l’ostacolo o raggiungere lo scopo;
• ingiustizia subita;
• qualcuno che cerca di ferire noi o una persona cara fisicamente o psicologicamente;
• la rabbia di un’altra persona;
• tradimento, abbandono, rifiuto;
• osservare qualcuno che infrange la legge o una regola socialmente condivisa.
Come ha messo in evidenza Ekman (1984) nelle sue ricerche, gli indici delle espressioni facciali che possiamo notare nella rabbia sono le sopracciglia che si abbassano e si uniscono, gli angoli delle labbra che si restringono, le palpebre tese e gli occhi fissi. Durante la soppressione cosciente o la repressione inconscia della rabbia, l’espressione può essere meno visibile, sebbene la persona mostri sempre segni della propria rabbia in una microespressione di una frazione di secondo.
A livello fisico la rabbia concentra tutta l’energia emozionale nella parte alta del corpo, in un impeto pronto a scoppiare, lasciando invece neutra la parte dall’addome in giù.
Le percezioni somatiche includono la sensazione di caldo, l’aumento della sudorazione, della frequenza cardiaca e respiratoria, la tensione muscolare e la contrazione della mascella o dei pugni, tanto che le mani risultano “infuocate o formicolanti”, mostrando l’istinto di stringersi o di battere su qualcosa per scaricare l’intensità dell’emozione che sta emergendo. Nella maggior parte delle persone, inoltre, il corpo è proteso in avanti e il torace si gonfia come a voler dimostrare all’avversario di essere più forti, così da intimorirlo. Ciò che è importante sapere è che queste manifestazioni somatiche sono sempre presenti (idem per tutti gli altri tipi di emozioni), anche quando la rabbia non viene percepita consapevolmente. Infatti, se da un lato questo ci protegge, poiché la sua manifestazione diretta nei confronti del trigger che la scatena può tutelarci evitando conflitti inutili in alcune circostanze, d’altro canto però essa se non scaricata e sentita rimane incapsulata nel nostro corpo, continuando ad agire sottilmente. Nel momento in cui il nostro Sistema Nervoso è attivo a causa della presenza di questa emozione repressa e non adeguatamente canalizzata, i nostri organi interni e le nostre funzioni fisiologiche inevitabilmente ne risentiranno, sentendola per noi.
I fiori, attraverso i loro rimedi floreali, sono uno strumento per ascoltare meglio e osservare ciò che si muove in noi, e rimangono un grande nutrimento per permettere ai nostri corpi di trasmutare e distillare la quintessenza della nostra armonia.
INTERFERENZA: IMPATIENS, per imparare a indulgere. Interferire con la propria corsa, con i programmi, con la propria energia vitale che si esprime nell’agire, nel fare, nel creare e costruire fa esplodere rabbia. La rabbia si manifesta come tendenza a fare le cose da soli per vederle ben fatte piuttosto che delegare e “accontentarsi” dei modi degli altri; oppure si esprime nell’atteggiamento di trovare soluzioni veloci e rapide, in autonomia, con un atteggiamento di accelerazione. Impatiens ci connette all’indulgenza, all’eros, al piacere, al tatto come via di nutrimento e di conoscenza del mondo.
INGIUSTIZIA SUBITA: WILLOW, l’opportunità di rigenerazione. In questo caso la rabbia fermenta lentamente e in modo freddo nel corpo. È tenuta come il tesoro che giustifica i nostri fallimenti nella vita, il nostro torpore. Si tratta di una potatura, una ferita inflitta dal destino, un’ingiustizia subita di cui ancora portiamo il gesto, la traccia, il senso. Il sapore è amaro e la rabbia diventa fredda, ammantandosi di risentimento. I processi vitali si raffreddano e si irrigidiscono. Si perde elasticità. Willow ci accompagna a comprendere l’opportunità e il valore della perdita, dello schiaffo morale, della morte in vita. Trasforma il risentimento in rigenerazione.
TRADIMENTO: HOLLY, per perdonare; il cuore si è sentito tradito, buio e solo, ha eretto muri di difesa e spine per tenere lontano tutto ciò che può farlo ancora pulsare. È tracimante di pesanti macigni che richiamano altra pesantezza. La luce non filtra più, non scalda, non ammorbidisce, non mobilita. La rabbia è calda, corrosiva, tossica anche se mascherata da qualcosa di attraente. All’interno lo stato non è contenibile; è furioso e si sposta all’esterno, soprattutto odiando chi non sta alle regole, alle norme della vita sociale. Holly ci accompagna a riprendere il filo della luce e a portarlo al cuore, un lavoro certosino di fino merletto accompagnato dalla dolcezza di questo rimedio, una specie di miele che rincuora e alleggerisce le pesantezze accumulate.
ABBANDONO E RIFIUTO: CHICORY, l’amore che libera; la rabbia prende forma quando viene a mancare il carburante di cui non si può fare a meno per vivere; il sentirsi amati, utili, considerati e, in qualche modo, necessari agli altri. Questo vuoto profondo urla in caso di separazioni, figli che crescono, persone che abbiamo “seguito” e si affrancano nella vita, e la rabbia apre al senso del rifiuto, dell’abbandono, del bisogno. “Ho bisogno del tuo amore”. Chicory ci prende per mano mobilitando questa antica congestione e la ritenzione del corpo che si imbibisce di questa mancanza. Il rimedio che vibra sulle qualità della leggerezza celeste ci accompagna a liberare le persone che teniamo in ostaggio e a sciogliere noi stessi dalla mancanza.
RABBIA ACUTA: CHERRY PLUM, per essere liberi di esprimerci; Cherry Plum non è propriamente dedicato alla rabbia, ma è il rimedio che ci aiuta a esprimere la nostra verità emotiva quando la parte educata e perbene non ha più modo di tenere a freno una manifestazione emotiva e spesso si palesa grazie all’emozione della rabbia. Questo Fiore bianchissimo e rassicurante ci accompagna ad attraversare la furia dei 5 minuti. Anche ai bambini è spesso vietato perdere il controllo, aprire il vaso, alzare il coperchio e fare scenate. Nei tempi moderni abbiamo bisogno di accumulare tensioni incredibili prima di aprire la valvola di sfogo ed esprimere con spontaneità quello che stiamo provando; spesso questo sfocia in manifestazioni pesanti e profonde come attacchi di panico, tic nervosi o infuocate rabbiose. Cherry Plum armonizza le nostre risposte spontanee e le rende plausibili, le disinnesca dalla tensione del giudizio e dalla morale, le rende quindi manifeste, placandone la carica distruttiva.
Tratto da "Emozionarsi", Quaderni di Frontiera, Humusedizioni 2022.
Autori: Carmen Di Muro, Lucilla Satanassi
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