Chi non ha notato che in certi luoghi ci sentiamo particolarmente bene e rilassati? Quante volte succede che la presenza di una persona ci rende più tranquilli, mentre quella di un’altra persona ci trasmette agitazione. Come mai è possibile questo?
Ogni luogo, ogni sostanza, ogni essere vivente emette determinate vibrazioni che consciamente o inconsciamente registriamo e che inducono in noi i relativi stati d’animo. Le vibrazioni si distinguono tra di loro per via della frequenza e ad ognuna corrisponde una specifica qualità o uno stato d’animo. Per esempio la presenza della frequenza “Amore” stimola in noi pensieri e sensazioni di amore.
Siamo costantemente immersi nelle frequenze emanate dai luoghi, dalle persone, dalle sostanze e dagli oggetti che ci circondano. Alcune le avvertiamo come positive, altre come negative. A volte possiamo “subire” molto queste influenze, in altri momenti non le sentiamo quasi per niente, a causa del nostro stato energetico e dell’intensità delle vibrazioni. Una persona carica di energia positiva è, infatti, meno influenzabile rispetto a una persona scarica di energia che risente molto di più dell’effetto delle vibrazioni, armoniche o disarmoniche che siano. Le vibrazioni armoniche hanno inoltre una forza maggiore e possiedono la capacità di annullare l’effetto delle energie disarmoniche.
Dopo diversi premi Nobel che negli anni ‘30 hanno gettato le basi della fisica quantistica dimostrando che l’universo è costituito da onde, negli anni ‘70 il biologo inglese Rupert Sheldrake ha ipotizzato l’esistenza di campi morfogenetici, ovvero particolari onde capaci di influenzare e determinare i processi formativi nel mondo materiale. In altre parole, Sheldrake sostiene che esistono campi sottili che rappresentano delle idee e che determinano non solo il comportamento di persone, animali, piante e sostanze naturali e chimiche, ma anche il loro aspetto fisico.
La storia della centesima scimmia, raccontata dal botanico Lyall Watson, è un esempio lampante per spiegare come nasce e come funziona un campo morfogenetico. Nel 1958, degli scienziati giapponesi studiarono il comportamento delle scimmie macachi che abitavano sull’isola di Koshima, buttando patate dolci bollite sulla spiaggia. Un giorno un piccolo macaco iniziò a lavare le patate invece di mangiarle con la sabbia attaccata. Presto anche i suoi compagni di gioco iniziarono a lavarle, seguiti a ruota dalla madre del macaco e dagli altri familiari. Il numero di scimmie che lavavano le patate cresceva gradualmente e lentamente. Ma poi, da un giorno all’altro, lo fecero praticamente tutte. Evidentemente era stata superata una soglia, una massa critica che permetteva a tutti di apprendere immediatamente la nuova idea. Il numero 100, usato dal botanico Lyall Watson, è stato usato in maniera arbitraria, ma questo, oltre a dimostrare la nascita di un campo ideale, è la prova che una volta superata una certa intensità, diventa facilmente accessibile a tutti. Ma la storia non finisce qui, quando gli scienziati si sono trasferiti su un’altra isola, per ripetere l’esperimento presso un gruppo di scimmie che non conoscevano le patate si accorsero che la prima cosa che fecero al lancio del tubero, fu proprio quella di lavarle. Questo a dimostrazione che i campi morfogenetici non sono sottoposti ai limiti dello spazio e del tempo e sono un potenziale strumento per indirizzare la collettività a un cambiamento verso il bene di tutti e il ritorno alla natura, di cui abbiamo sempre più bisogno.
Una delle missioni di Remedia è quella di contribuire a un nuovo mondo attraverso la pratica di un modello di sviluppo a misura d’uomo, più etico e sostenibile, in cui vi è un contatto amorevole, equilibrato e fiducioso con tutto ciò che ci circonda. Nelle sue attività agricole, di trasformazione e di vendita, Remedia riconosce da sempre l’importanza delle vibrazioni e ha inserito nei suoi processi l’utilizzo di campi morfogenetici in grado di mantenere inalterata l’energia originale delle piante e aumentare la qualità dei preparati, trasmettendo così non solo i principi attivi ma anche un buon numero di informazioni all’organismo ricevente. Forti dell’esperienza trentennale con l’utilizzo dei campi morfogenetici, è nato il progetto Ecosovversione. Un movimento pacifico che, attraverso azioni di bonifica bioenergetica, ha l’obiettivo di ristabilire una condizione di equilibrio e positività nell’ambiente e nelle persone.
Sappiamo bene che la forza delle vibrazioni è conosciuta ed utilizzata sin dai tempi antichi, in cui venivano utilizzate pietre e talismani per creare dei campi di vibrazioni con determinate funzioni, qualità e caratteristiche. Grazie alle ricerche e alle scoperte degli ultimi anni che hanno permesso di classificare le vibrazioni e determinare la loro frequenza, è stato possibile trovare il modo per metterle a disposizione della collettività attraverso supporti in cui, tramite particolari strumenti, vengono memorizzate le frequenze individuate ad un certo scopo.
Nell’ambito del progetto di Ecosovversione, sono nati così i Semi di Luce, dei piccoli supporti caricati con frequenze utili ad aiutare le persone a mettere al centro il bene comune e la Natura.
Il metodo Cosmoonda, sviluppato a Remedia, ha in primo luogo individuato le caratteristiche, i simboli e le parole che possono servire a tale scopo. Ad Amore e Bellezza che tutti noi già possediamo e che funzionano da porta d’ingresso per le altre qualità, si aggiungono Pace, Fiducia e Gratitudine. Come simbolo non poteva che essere scelto il Fiore della Vita, conosciuto e onorato nell’antichità non solo come schema della creazione ma anche per la sua sacra chiave geometrica in grado di guidare l’esistenza. Grazie alla sua elevata frequenza, comune a tutte le forme appartenenti alla geometria sacra, è stato così scelto come simbolo che si trova impresso nei Semi di Luce. Una volta individuati le qualità e il simbolo, tramite uno speciale computer radionico, in grado di leggere e registrare le informazioni, sono state trovate le frequenze e caricate su piccoli dischetti adesivi, che possono essere utilizzati come diffusori di queste qualità e informazioni emanate in un raggio di circa 2 m. Uno strumento di importanza quanto mai attuale, visto il campo mondiale di paura che sta trascinando in un vortice di sensazioni ed emozioni negative chiunque entra in risonanza.
Come usarli? Basta incollarli dove si ritiene ce ne sia maggiore bisogno e dove possono entrare a contatto con molte persone, come sportelli, mezzi ed esercizi pubblici, scuole, stadi e altri luoghi di aggregazione. Per la loro funzione e la loro capacità di diffusione, non è importante che siano visibili, possono essere nascosti sotto un banco, una sedia o in altro modo. Tuttavia, se sono visibili e le persone riescono a entrare in contatto visivo con loro e in particolare con il simbolo del Fiore della Vita, è più facile collegarsi alle frequenze memorizzate e riceverne le informazioni.
I Semi di Luce sono distribuiti gratuitamente da Remedia e per riceverli basta richiederli nelle note in abbinamento ad un ordine, oppure scrivere una mail di richiesta a [email protected]. In questo caso verrà richiesto un piccolo contributo a supporto delle spese di spedizione. In questi anni è nata una rete di persone che hanno partecipato al progetto e distribuiscono sempre a titolo gratuito questi supporti. Consulta l’elenco e se trovi un distributore ecosovversivo nella tua zona puoi rivolgerti a lui per richiedere i tuoi semi di luce e contribuire anche tu a questa iniziativa pacifica. Per maggiori info visita la pagina del progetto Ecosovversione.
Non possiamo aspettare passivamente la catastrofe… dobbiamo essere uniti e attivi per portare a un vero cambiamento per l’umanità.
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