Il post partum è un fil rouge, un continuum con la gravidanza e il parto; in fondo, non esistono frutti senza fiori e semi.
Con il termine esogestazione viene indicato il periodo di 9 mesi successivo al parto, un lasso di tempo in cui la creatura acquisisce una certa autonomia di movimento e nutrimento e la donna accoglie pienamente dentro di sé il dono della maternita. In questi 9 mesi si susseguiranno tante nuove e diverse emozioni.
Di seguito sono indicati alcuni consigli e aiuti per affrontare l'esogestazione, sia per la mamma che per il/la neonato/a.
Maternity blues
Quando le onde emotive portano un po’ di tristezza o preoccupazione, qualche lacrima immotivata e un senso di impotenza sono sensazioni frequenti nelle neo-mamme... ma anche nei neo papà, che possono sentirsi abbandonati e trovarsi impreparati a uno stravolgimento familiare così grande. Una miscela di Fiori di Bach può venire in aiuto per cominciare l’avventura della genitorialità con la disponibilità massima di fiducia, energia, ascolto, complicità e benessere fisico ed emotivo.
La miscela deve contenere: Gentian, Larch, Gorse, Elm, Star of Bethlehem, Cerato e Walnut. 4/5 gocce da assumere direttamente sotto la lingua ogni volta che le emozioni negative prendono il sopravvento e fanno scuotere le fondamenta.
Coccole per la mamma
Un rituale romantico che aiuta molto l’autostima delle neo mamme, provata dai cambiamenti ormonali e corporei, prevede che il padre prenda l’abitudine di inchinarsi con riconoscimento di fronte a colei che ha potuto compiere un miracolo tanto bello. Oppure una coccola-rituale che previene anche le onde di tristezza del post partum è quella di fare una vasca per mezz’ora con 1-2 gocce di olio essenziale di Lavanda, Geranio, Sandalo e Ylang ylang per rasserenare alzando le vibrazioni.
Per la cura intima
La cura intima del post partum richiede delicatezza e gentilezza.
Una goccia di olio essenziale di Tea tree o Lavanda è indicatissima da aggiungere nell’acqua per fare il bidet un paio di volte al dì oppure (o in aggiunta) è molto utile anche l’estratto idroalcolico di Calendula aggiungendo 30-40 gocce, almeno i primi giorni, sempre nell’acqua del bidet.
Allentare le tensioni del corpo
Per accompagnare all’equilibrio, allentare il dolore e le tensioni sul corpo applicare olio essenziale di Lavanda vera puro o veicolato in crema o olio. Si possono usare gli stessi oli per il bagno sopra menzionati (Lavanda, Geranio, Sandalo e Ylang ylang) anche applicati sul plesso solare per ridurre ansia e tensione, veicolati da un olio vegetale. La Calendula ancora una volta torna utile anche per uso interno in funzione delle tante virtù: aiuta a mantenere il sistema nervoso centrale entro parametri fisiologici, coadiuva il drenaggio del seno, sostiene il naturale rilassamento dei muscoli dell’utero e accompagna l’organismo nella sua azione di rigenerazione dei tessuti.
Smagliature
Le smagliature sono un segno fisiologico del passaggio della gravidanza. Sono come delle cicatrici ed è meglio cercare di prevenirle per tempo che trattarle quando già presenti. L’oleolito di Rosa canina addizionato con il fiore di Bach Star of Bethlehem mantiene la fisiologica elasticità della pelle, soprattutto se associato al gemmoderivato Betula verrucosa linfa, che mantiene la pelle idratata.
Favorire il legame madre-creatura
Il profumo nettare dell’Angelo offre una combinazione di oli essenziali delicati ed evocativi abbinati a rimedi floreali di orchidee selvatiche, piante vicine alle entità angeliche.
Un profumo che accompagna e unisce, protegge e addolcisce.
Medicazione cordone ombelicale
A prescindere dalla scelta di recidere o meno il cordone ombelicale alla nascita, è possibile sostenere l’organismo nel suo naturale processo di rigenerazione. Applicare l’estratto Idroalcolico di Calendula puro, poche gocce, al bisogno.
Coliche
Le coliche del neonato sono, ad oggi, ancora di difficile interpretazione e comprensione. Facendo riferimento ai gemmoderivati, Tamarix gallica giovani getti e Tilia tomentosa gemme (30 gocce di ciascuno in un litro d’acqua da sorseggiare durante il giorno nei periodi in cui il problema si manifesta) possono essere assunti dalla madre che allatta; oppure la madre può assumere una tisana o l’estratto idroalcolico di Finocchio 15 minuti prima della poppata; oppure si può usare una goccia di olio essenziale di Finocchio in olio di Mandorle da massaggiare delicatamente sul pancino del bimbo al bisogno, per sostenere il fisiologico funzionamento del transito intestinale del neonato.
Anche il contatto e il movimento sembrano ridurre questi fastidi, quindi può essere utile tenere più spesso il bimbo nel marsupio o nella fascia, pancia contro pancia.
Arrossamento culetto
Questa manifestazione può essere riscontrata in tutto il periodo dell’esogestazione. È normale quando le temperature aumentano, quando il materiale dei pannolini crea irritazione, quando i prodotti per lavare il sederino sono troppo aggressivi, quando le evacuazioni sono acide, ad esempio durante la dentizione, o durante lo svezzamento. Anche qui la Calendula torna a fare da padrona, preferibilmente nelle sue forme oleose (oleolito).
Crosta lattea
La crosta lattea è un’eruzione cutanea che si può manifestare nelle prime settimane di vita. In genere, si presenta con crosticine sulla testa, ma il problema tende a risolversi da sé in breve tempo. Per favorire la rimozione delle squame si possono utilizzare prodotti oleosi o creme emollienti.
Localmente è utile usare olio di Mandorle e qualche goccia di olio essenziale di Geranio e Lavanda. Oppure qualche goccia di estratto idroalcolico di Viola tricolor sotto forma di impacco.
Il bagnetto
Il bagnetto è un momento speciale di cura, contatto e coccole. La pelle del neonato, che è l’organo più vasto del corpo, assorbe ciò che è contenuto nei prodotti che vengono immersi nell’acqua.
È importante, perciò, che non siano aggressivi, ma delicati e senza profumi, siliconi o parabeni.
I dentini
Il processo della dentizione può risultare doloroso per la creatura e portare instabilità emotiva, disturbi del sonno, evacuazioni più acide e liquide, con conseguente arrossamento del culetto.
Per i fastidi e il nervosismo della dentizione si può usare al bisogno il rimedio floreale Chamomille (una goccia in un cucchiaino d’acqua è sufficiente). Se la madre allatta l'assunzione del gemmoderivato di Abies pectinata (25-30 gocce in un po’ d’acqua prima di colazione e di andare a letto) agisce favorevolmente, oppure lo si può anche somministrare al piccolo adeguando la posologia al peso.
Protezione solare
È importante proteggere i piccoli dal sole, specialmente nelle ore più calde. Evitare proprio l’esposizione diretta nelle ore più calde facendo anche a meno di troppe protezioni cutanee. Ombrello, maglietta e berrettino sono i filtri solari più naturali.
E se il latte si fa desiderare?
L’ipogalattia è una manifestazione molto diffusa. La fisiologia dell’allattamento dice che più spesso e più a lungo la creatura succhia al seno, più latte si produce. Ci sono diverse piante che si possono assumere per mantenere una fisiologica produzione di latte materno: Galega, Finocchio e Anice, tutte da assumere in miscela, sotto forma di estratto idroalcolico, mettendo 60-80 gocce in una bottiglia di acqua, da bere durante il giorno.
Ingorghi e Mastite
La produzione di latte si autoregola, ma a volte, specialmente nei primi tempi di adattamento e durante i cosiddetti “scatti di crescita”, può essere che il seno rimanga turgido e pieno, provocando dolore.
È importante svuotarlo allattando la creatura, cercando di ammorbidirlo prima, con impacchi di acqua calda e un massaggio circolare con la mano a pugno dall’esterno verso il capezzolo.
Ovviamente la cosa migliore rimane allattare tanto.
Quando si manifesta un rialzo della temperatura, che persiste, contattare una consulente d’allattamento.
Ragadi
Le ragadi sono soluzioni di continuo, ovvero piccoli tagli o abrasioni. Si formano quando l’attacco al seno della creatura schiaccia il capezzolo con il proprio palato duro.
La prima soluzione è quella di invitare a un attacco senza dolore, “correggendo” la posizione del corpo e l’apertura della bocca del piccolo.
Insieme a un corretto attacco, dopo la poppata, spargere qualche goccia di latte spremuto dal seno e lasciarlo asciugare all’aria sulla ragade.
Può essere utile, per rimarginare la ferita, la vitamina E (tocoferolo).
Smagliature del seno
Il volume del seno può aumentare in gravidanza, poi durante la montata lattea e per tutto il tempo dell’allattamento. Ciò può essere la causa delle smagliature. Oleolito di Rosa Canina e olio di Cocco possono essere un ottimo emolliente e protettivo, mentre per boccaagisce favorevolmente il gemmoderivato di Betula verrucosa linfa, che aiuta a rimanere idratati.
Il massaggio al neonato
Il massaggio al neonato è uno strumento prezioso per creare legame e intesa tra genitori e creatura; accompagna la loro relazione per superare con serenità i distacchi fisiologici della crescita, a partire dalla separazione al momento della nascita, e donare alla creatura quella solida autonomia di chi viene tanto amato.
Durante il massaggio, vengono rilasciati gli ormoni dell’amore, così mani e pelle parlano un linguaggio molto profondo, corporeo, epidermico, che va al di là delle parole e che dà sicurezza, protezione, fiducia, verso uno sviluppo equilibrato. La creatura, con il contatto, attiva sensazioni corporee che sono alla base della strutturazione del proprio Io, “l’Io Corporeo”, creando coscienza dei propri confini e del mondo circostante. Interviene, inoltre, sulla stimolazione sensoriale, favorendo una precoce e completa percezione e conoscenza dello schema corporeo a livello cerebrale e uno stato di rilassamento duraturo nell’interazione con l’altro.
È un mezzo per dare e ricevere: sostiene nel creare, riequilibrare, approfondire il dialogo genitori-figli. Imparare a massaggiare una creatura, infatti, significa ascoltare, proteggere, rispettare, rispondere al bisogno d’amore, stimolare la sua crescita e salute.
L’esperienza del contatto rimane impressa nella memoria corporea come contatto profondo con se stessi e con l’altro. Ci sono tantissimi tipi di massaggio. L’invito è quello di sperimentare il contatto, basandosi anche solo sul proprio sentire, lasciandosi guidare dall’istinto d’amore nei confronti del piccolo. In Italia c’è L’Associazione Italiana Massaggio Infantile (A.I.M.I.) che organizza corsi su tutto il territorio (www.aimionline.it). Qui un video che mostra il tipo di massaggio A.I.M.I.
Il contatto si sperimenta anche nella cura della pelle del neonato e nelle routine di bagnetto e idratazione.
La pelle è il più grande organo sensoriale: è importante utilizzare prodotti nutrienti e protettivi, non aggressivi o contenenti profumi, siliconi, parabeni.
Massaggiare e detergere in modo naturale
Gli oleoliti di Camomilla o di Lavanda si prestano bene per massaggi rasserenanti e rilassanti, eventualmente con l’aggiunta di una goccia di olio essenziale di Mandarino e Lavanda. Per rendere anche più idratante il tutto si può usare della Jojoba.
Per detergere è bene ricordare che la pelle non va stressata con tensioattivi che possano dilavare la protezione lipidica e il nuovo microbiota. Pertanto meglio usare principalmente acqua, semmai arricchita di idrolato di Lavanda, e un po’ di sale per purificare.
Tratto dal quaderno di frontiera "Sono mamma - Il viaggio della maternità, dal concepimento al post partum" di Beatrice Pacchioni, Humusedizioni 2021
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